Il 30 ottobre è stato pubblicato dalla Casa Editrice Barometz “La moglie petulante”, a cura dell’illustratore Ivan Ferrara, nostro ex allievo.
Il libro, che verrà presentato al Lucca Comics & Games domenica 4 novembre alle 10:30 presso il Family Palace, racconta un’antica fiaba giapponese rivisitata in chiave contemporanea attraverso grafica e linguaggio, un inno d’amore a una terra magica che ha ispirato gli artisti di ogni tempo e che ancora oggi ha tanti segreti da raccontare, e uno in particolare da svelare.
Come si evince da un post sul profilo Facebook del direttore editoriale Ada Natale, si tratta di “Un libro che è più di un libro, un libro un po’ orientale e un po’ occidentale, un libro che si apre a destra e pure a sinistra che manco Renzi dei tempi d’oro, un libro che all’occorrenza vi fa da ventaglio – che con il Giappone ci sta tutto – e vi fa pure da parasole in auto d’estate: se lo aprite sul cruscotto, essendo fatto a leporello, fate un figurone chic e vi protegge il volante da una squagliata garantita.
Certo, si può dire che noi di Barometz pensiamo proprio a tutte le comodità, apprezzatelo.”
Si tratta dell’esordio di Ivan, già un illustratore apprezzato e amatissimo, che ha accettato la sfida per realizzare un albo tecnicamente molto complesso, e che ha richiesto grandissimo lavoro di squadra messo in atto da una apprezzatissima casa editrice indipendente.
Il prototipo numero 1 è stato realizzato negli stabilimenti di Grafica Metelliana SpA, e presto le copie saranno disponibili per essere spedite in tutta Italia.
Per l’occasione abbiamo deciso di fare qualche domanda al direttore della Casa Editrice, Ada Natale, che ci ha parlato di questa e di altre collaborazioni nate tra noi e Barometz.
Ada, come hai scoperto Ivan e gli altri?
Ivan Ferrara si è seduto davanti a me e a Luisa Passerotti, la mia insostituibile socia, durante una portfolio review alla Scuola Italiana di Comix. Come casa editrice di illustrati, noi di Barometz fummo invitati dalla docente Alessandra Vitelli e dal direttore Mario Punzo a dare un’occhiata ai lavori delle loro classi. Ivan era uno degli alunni. Sfoggiò un portfolio pieno di idee e progetti meravigliosi, tra cui le bozze de “La moglie petulante”, il libro che proprio ieri è uscito con Barometz e che nei prossimi giorni sarà presentato al Lucca Comics & Games. Ci innamorammo del suo stile e della bella persona che è, ed è diventato presto dei nostri.
Quali sono i criteri che segui per le tue scelte?
Abbiamo deciso fin da subito di puntare su un’altissima qualità del prodotto finito e per questo scegliamo con estrema cura solo le proposte di pubblicazione che hanno un respiro più ampio, che sono aperte a manipolazioni, fusioni, sviluppi, che si prestano a connessioni con altre realtà parallele a quella editoriale, come l’architettura, la moda, il design, il cinema e la musica. Lavoriamo molto sulla scelta delle carte, sul tipo di stampa più adatto al singolo progetto e quindi scegliamo storie che si adattino alla nostra visione dell’editoria come di un contenitore di idee che non si fermi al fare libri, ma che crei mondi emotivi e suggestioni. L’illustrazione, che è la nostra cifra, si presta benissimo a questo tipo di approccio al libro. Disegnare è un narrare nel narrare.
Quanto credi sia importante per l’editoria in crisi puntare sui giovani artisti che scegli?
Valorizzare i giovani e dare loro uno spazio e una possibilità che non avrebbero presso i grandi editori per noi non è solo una scommessa imprenditoriale, ma è un progetto culturale. Crediamo che i ragazzi vadano supportati, aiutati, siamo convinti che abbiamo bisogno tutti di fiducia in quello che creiamo, compresi noi ormai quasi ex trentenni, che ragazzi non siamo più, ma che avremmo voluto incontrare qualcuno che si fidasse di noi come noi ci stiamo fidando di questi giovanissimi e bravissimi autori. I libri sono davvero una speranza e non bisognerebbe nemmeno parlare mai di “crisi” riferita a loro, perché poi le parole fanno più danni dei fatti e la gente finisce per crederci. I libri sono vivi, le persone li guardano sempre con curiosità, ce ne siamo accorti durante le fiere di editoria; bisognerebbe solo selezionare un po’ meglio l’offerta e non rendere ipertrofico il mercato, se no non si sa più cosa scegliere e si finisce per non farlo affatto. Meno libri ma più belli. Noi così lavoriamo, anche grazie al prezioso contributo del nostro Art director Marco Stefanelli.
Qual è l’ importanza di avere a Napoli una Scuola impegnata nella formazione artistica?
Il livello di preparazione degli alunni della Scuola italiana di Comix è davvero alto e qualificato, è importantissimo per Napoli che ci sia un punto di riferimento così radicato e forte per il mondo dell’illustrazione e del fumetto. Ivan Ferrara, del resto, non è stato l’unico loro alunno che abbiamo pubblicato: nel nostro catalogo sono presenti anche Paola Pedrizzi con la novella di Giambattista Basile “Faccia di capra”, Irene Servillo con “Nino tra gli odori”, Stefania Chieffi con “Che cos’è quella pallina?” e sono in prossima pubblicazione albi di Lisetta Tannoia, Valentina Gallo e Riccardo Labella.
È nata una bellissima collaborazione con la Comix, sono il nostro vivaio preferito ed è sempre un piacere confrontarci con loro, abbiamo imparato tanto dall’esperienza che hanno accumulato in anni di grande lavoro nella formazione. Senza ombra di dubbio siamo un bellissimo esempio di rete in città. Ci piacerebbe allargarne le maglie e includere altri soggetti del settore per collaborazioni sempre più in grande, sarebbe splendido. Noi ci proveremo.