Abbiamo chiesto a Maurizio de Giovanni quali sono le sue impressioni a caldo sul lancio della notizia da parte della Sergio Bonelli Editore, che ad aprile porterà in tutte le librerie la trasposizione in fumetto delle storie de I Bastardi di Pizzofalcone; romanzi ambientati a Napoli che tanto successo hanno tra i lettori in Italia e all’estero.
Maurizio, il 30 gennaio sul sito Sergio Bonelli Editore è apparsa la notizia che tutti aspettavamo, quello dell’uscita ad aprile 2019 del primo fumetto dedicato a I Bastardi di Pizzofalcone. Come è nata l’idea e qual è la tua posizione nei confronti di questo progetto?
Quando ho visto per la prima volta i disegni di Fabiana Fiengo ho subito pensato che l’idea fosse meravigliosa, e meritava di essere seguita. Chiamai subito la Sergio Bonelli Editore che si dimostrò immediatamente favorevole ad appoggiare un progetto così ambizioso che mi era stato proposto. La Bonelli è una casa editrice visionaria, che sa scommettere al di là delle logiche commerciali.
Abbiamo notato tutti l’attenzione della stampa on line e off line circa l’annuncio di questa nuova scommessa che vede insieme la Sergio Bonelli Editore e la Scuola Italiana di Comix. Quali sono le tue prime impressioni a riguardo?
È meraviglioso, è il segnale che l’idea è stata recepita con molta positività ed entusiasmo, e a tal proposito invito chi ancora non fosse convinto del progetto o ai “diffusori di commenti negativi”, ad attendere l’uscita prima di giudicare.
Il triangolo creativo tra la Scuola Italiana di Comix, la Sergio Bonelli Editore e te, rappresenta una squadra vincente che ha dato vita al successo de Il commissario Ricciardi a fumetti. Sei felice di questo sodalizio artistico?
Sulla Scuola Italiana di Comix ci ho creduto sin dal primo momento. La trovo una realtà importantissima e ben radicata sul territorio. È terminato il tempo della Napoli che non fa sistema. La Scuola, diretta da Mario Punzo è stata in grado di coinvolgere artisti e professionalità, creando una rete che come hai ben detto prima, rappresenta una squadra completa dal punto di vista creativo, a mio avviso vincente. Siamo troppo abituati all’esterofila, invece è ormai chiaro che anche dal punto di vista artistico sul territorio è ben radicato il brand Napoli. È anche per questo che ho rinunciato ai diritti da parte della Bonelli, perché il mio interesse è quello di valorizzare la Napoli vincente.
Maurizio, hai qualcosa da dire a tutte le professionalità coinvolte?
Intorno a Fabiana c’è una grande squadra, ciò che mi piacerebbe è che intorno a lei restasse il giusto affiancamento di artisti e professionisti, in modo da portare avanti per molto tempo un progetto che darà lavoro a tante persone, per tanto tempo.